
Sono giunto alla conclusione che se qualunque altra droga avesse rivelato simili potenzialità terapeutiche abbinate a un simile primato di innocuità, gli specialisti e l'opinione pubblica avrebbero dimostrato per essa un interesse molto maggiore.
La reputazione largamente immeritata della cannabis come droga nociva nell'uso ricreativo e le conseguenti restrizioni legali hanno ostacolato il suo impiego medico e la ricerca scientifica. Come risultato, la comunità medica è diventatata ignorante in fatto di cannabis ed è stata sia un agente, sia una vittima, nella diffusione di informazioni sbagliate e di miti terrificanti.